Marcella Sara
BIOGRAFIA
L’artista, SARA Marcella, nasce a MILANO il 16 settembre 1965 e si trasferisce a TORINO nel settembre dell’anno 1976.
Negli anni ’80 l’incontro e la formazione ricevuta dalla pittrice Elena MONACO, le permettono di conoscere varie tecniche: dall’incisione alla tempera, dal pastello alla china e grazie a queste esperienze si appassiona man mano alla riproduzione di paesaggi bucolici, di animali e raramente di figure umane.
Ultimamente, anche con l’attenzione al riciclo dei materiali, l’artista ha voluto mischiare altre tecniche, che prevedono l’uso di elementi che fanno o hanno fatto parte della vita quotidiana.
Infine, gli incontri con la pittrice Lucia SARTO prima e con gli artisti Paola MARCHIARO, Ettore DELLA SAVINA, Daniela BORLA e John RASIEJ poi, hanno fatto sì che potesse essere inserita sempre di più nel mondo artistico contemporaneo.
critica
Hanno scritto delle sue opere: Ettore Della Savina; Pino Rolle; Paola Marchiaro; Daniele Nicolosi.
Su ‘Le Fonti del Clitunno’: “L’opera, eseguita a tempera, ci immerge in un’atmosfera di pace e serenità, con un’attenzione ai particolari che non infastidisce, ma permette di apprezzare il momento che porta alla contemplazione.” (Ettore Della Savina)
Su ‘Il serpentario’: “Opera eseguita con tecnica mista, che esprime forza e fierezza e non lascia spazio all’immaginazione perché rappresenta la lotta inarrestabile degli elementi della natura. Può ricordare qualcosa di Ligabue.” (Pino Rolle)
Su ‘Il neonato’: “L’opera, eseguita a tempera su tela, è legata alla tenerezza di essere madre e racchiude in sé quei momenti di intimità unici che si instaurano con i propri figli.” (Paola Marchiaro)
In un mondo contemporaneo che ha smarrito inesorabilmente l'inestimabile significato dell’ancestrale istanza esistenziale, esistono presenze artistiche autorevoli, che ristabiliscono il salvifico confronto culturale con madre natura e con l’universo spirituale delle memorie intimistiche conservate nell'anina. Ed è in questa direttrice privilegiata che riconosciamo Marcella Sara. La sua, infatti, è una vera e propria missione esploratrice, intensamente indirizzata alla realizzazione di "quel qualcosa in più" che ci conduce direttamente alla riscoperta della nostra antica identità di esseri umani, assetati di libertà, di amore universale e di bellezza. Ed è così che tra le sue creazioni artistiche più significative annoveriamo incisioni, tempere, pastelli ed altre tecniche composite esclusive che rivelano una marcata personalitaMa ciò che maggiormente colpisce dal nostro esame estetico è la formidabile fantasia gestuale, nelle quali infrastrutture si apprezzano interessanti sperimentazioni, riferendoci in special modo alle tecniche miste, laddove esplode il raffinato connubio fra la pittura ed il materiale composito: un sortilegio narrativo che rivela un’acuta sensibilità ed una preponderante ricerca estetica, csosce di scandagliare passato, presente e futuro in un'unica equazione rappresentativa, a testimonianza di una encomiabile saggezza e fortezza d'animo. (Aldo Albani)
Su ‘La forza dell’acqua’: “Pur essendo un disegno che riporta all’essenziale, sembra comunque creare del movimento, lasciandoviaggiare l’immaginazione e facendo pensare di essere sul bordo di un fiume a godere dell’aria fresca insita nel paesaggio.” (Daniele Nicolosi)
Su "Memoria del tempo" L’opera eseguita con grande equilibrio d’insieme riesce a creare suggestioni dimenticate. Il collage materico si presenta nella sua essenziale geometria pensata con maestria e sensibilità. Si riesce quasi a percepire il profumo dei dolci e della cannella. (Daniela Borla)