BIOGRAFIA

Nata a Montecchio Maggiore (VI), vive e lavora a Vicenza. Si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003. La tecnica artistica del suo lavoro è l’acrilico su tela, utilizzato diluito come l’acquerello e steso per successive velature. Un aspetto rilevante delle opere di Michela Gioachin, è la presenza del “Glitch” all’interno delle sue opere: un particolare tipo di “errore” di breve durata presente nel campo dell’elettronica, capace di alterare visivamente l’immagine fotografica. Tra le mostre a cui ha preso parte, troviamo: la personale A romantic glitch presso il Castello di Poppi (AR) nel 2016 e la collettiva Reminiscenza presso l’OnArt Gallery di Firenze nel 2021.

Ricerca artistica:

Durante il periodo di formazione si focalizza sui dettagli dei volti, ricercando attraverso la tecnica pittorica la precisione dell’iperrealismo. Il punto di partenza dei lavori di Michela Gioachin è la copia dell’immagine fotografica.  Tuttavia, sempre negli stessi anni, una fotografia risulta sbagliata, sfalsata e da quel momento il lavoro dell’artista prende un’altra direzione. Il “Glitch” diviene un elemento caratterizzante delle sue opere nelle quali è evidente una mescolanza tra tratti realistici e tempi di azione differenti all’interno della medesima rappresentazione. I riferimenti figurativi principali sono i modelli dell’arte seicentesca, i quali vengono sapientemente elaborati con quelli digitali. I suoi soggetti appaiono in alcune zone sfalsati e presentano delle distorsioni visive che l’artista inserisce tramite il tratto pittorico enfatizzando così anche il tema della mutabilità psicologica dell’essere umano. In alcuni casi, il volto raffigurato sembra sdoppiarsi e conservare un velo di mistero sulla sua identità.

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