Norman Sgrò



  • Quadro Norman Sgro
  • Quadro Norman Sgro
  • Quadro Norman Sgro

Norman Sgrò

Norman Sgrò (Torino, 1988). Fotografo

Nel 2017 ho cominciato ad appassionarmi alla fotografia grazie al corso introduttivo di Matteo Maimone, continuando poi a esplorare, scattare e affinare uno stile che rispecchiasse la mia personalità. Ho preso confidenza con l’attrezzatura e sviluppato un contatto più profondo coi soggetti durante le stagioni estive al mare, gli eventi e gli spettacoli di acrobatica circense.
Sono attratto dagli occhi, le mani e i dettagli ma, soprattutto, da quelli che definisco momenti: un momento – fosse anche il gesto più semplice del mondo – può presentarsi in qualsiasi luogo e situazione, anche la più improbabile, ma la sintesi richiede attenzione e sensibilità, ed è in questo che spero di continuare a migliorare.

Sono autodidatta. Nella pittura astratta e informale non ho trovato soltanto un’evasione dal giudizio e dal senso estetico comune; si è trattato in qualche modo di un atto sovversivo con il quale ho potuto affermare, a distanza di tempo, molte cose che sentivo in me. Affinare linguaggi coi quali potessi leggermi e al tempo stesso esprimermi, valorizzando le stranezze e le imperfezioni.

Una parentesi del mio percorso è costituita dalla revisione e correzione di bozze: ho già aiutato diverse persone nel valutare la correttezza di un proprio testo e nella rimozione dei refusi. L’attenzione per i dettagli mi avvicina a questo tipo di lavori, ma non eseguo editing.

Pratico fotografia, pittura intuitiva, scrittura, poesia e musica; reputo essenziali le sperimentazioni e le contaminazioni artistiche.

 

 

 

 

immagine Profilo Norman Sgro

immagine Profilo Norman Sgro

Istruzione e formazione

2005/2007 – Qualifica di Operatore grafico multimediale
Centro professionale salesiano CNOS-FAP Valdocco (www.valdocco.edu)
2013/2014 – Attestato di frequenza – Corso di formazione per Redattori editoriali
Edizioni Lindau – Lindau s.r.l. (www.lindau.it)
2015 – Seminario di avvicinamento al doppiaggio ‒ O.D.S. (www.odsweb.it)
2017 – Seminario di avvicinamento all’arteterapia ‒ ArTeA (www.arteterapia.it)


immagine Profilo Norman Sgro

MOSTRA COLLETTIVA EQUILIBRIO DI UN CAOS ORDINATO

Titolo: The Bedlam Poetry
Dimensioni: 50x70

Tecnica: Acrilico su tela, astratto
Descrizione: Come spesso accade quando comincio a dipingere, non avevo idea di cosa avrei realizzato, o quali percorsi avrei seguito. La tela si evolve durante la pittura stessa, qualcosa emerge e qualcos'altro si distrugge, di continuo. Verso la fine, ho voluto accentuare alcuni elementi che, in maniera sicuramente soggettiva, associo alla malattia mentale, o alla presunta follia.

"Qualcosa si muove
non visto
sotto sguardi alterni
sotto gli eterni
e ripetuti
gesti interni
contenuti e
contesi
da mani estranee,



strano attenersi a 
questo nuovo mondo,
noi emersi,
tutt'intorno
si giudica,
puntano dita
e si grida,
si ride
della differente
follia.
Le strisce
si allargano
percorrono gli spazi
come larghe bande
come bende
che non bastano,
qualcosa si muove non visto e
qualcos'altro
si nasconde all'udito,
miriadi di
sussurri
si susseguono
in subbuglio,
l'ultima voce
si spegne
al calar della luce,


l'ultima voce
si spegne
al calar della luce,
eppure anche le ombre
hanno qualcosa da dire.
Gli alienisti
osservano
incerti,
sotto la pelle
sotto i nervi
si scaricano tuoni
tensioni
nel rombo
dei vuoti
che assordano,
si scuotono teste
le ossa
si rompono
stridono i denti
fin dentro radici.
Nessun parente
ormai ci acclama:
sussurrano i nomi
tra parentesi.
Forse adesso
siamo trasparenti."


immagine Profilo Norman Sgro

MOSTRA COLLETTIVA OSSIMORI 3.0

Titolo: Cyberwood
Dimensioni: 70x70
Tecnica: Acrilico su tela, astratto
Descrizione: La tela è nata insieme a un album di musica sperimentale che rilascerò a breve. Le sue
parti fanno riferimento alle tracce dell’album, di cui è possibile ascoltare l’apertura scansionando il
codice QR allegato, oppure usando questo Url: youtu.be/8KUrq9a_VaE
(Metti un paio di cuffie e ascoltami!)

QRCODE

Cyberwood è un luogo virtuale, un ecosistema creato e abbandonato dai suoi programmatori.
Cyberwood comincia a vivere per conto proprio e, nel momento in cui un visitatore trova
accidentalmente un punto d'accesso, il bosco produce una serie di reazioni, di cui alcune instabili e pericolose per il sistema stesso.

 


Norman è anche ...

SCRITTURA

Ho cominciato a leggere e scrivere intorno ai diciannove anni, ma forse è da dopo i trenta che sto rifinendo lo stile. Mi rendo sempre più conto di quanto fosse ingenua la scrittura di allora, e di quante parole posso fare a meno. Ci sono varie ragioni per cui leggo: per curiosità, per visitare luoghi lontani o per colmare dei vuoti. Per sentirmi più vicino a qualcuno o qualcosa. Forse scrivo per le stesse ragioni, ma è nella Poesia che mi ritrovo appieno: credo sia la congiunzione tra i linguaggi più razionali e quelli più intraducibili, simile alla pittura astratta e alla musica, per certi versi. Un modo discreto per raccontare la complessità della condizione umana.

MUSICA

Ho sempre nutrito curiosità per il suono e la musica, fin da bambino. Mi sono dedicato ad alcuni strumenti (tastiera, chitarra, batteria), ma non ho idea di come si legga uno spartito: ho sempre improvvisato. L’idea era quella di dipingere suoni, come farei con la pittura astratta. Noto diverse analogie tra la dimensione sonora e quella visiva – complice di sicuro una lieve sinestesia che mi ha sempre tenuto compagnia. Non potendo permettermi strumenti costosi – ma avendo tutti quei suoni in testa – ho deciso di fare pratica con i software. Questo mi consente di lavorare, con calma, su delle tracce di natura principalmente elettronica, ma utilizzando comunque un’ampia raccolta di strumenti ed effetti. In questo modo riesco a comporre e sperimentare.

FOTOGRAFIA

Per quanto riguarda l’ambito fotografico, ho cominciato a interessarmi realmente a questa materia nel 2017, frequentando il corso iniziatico di Matteo Maimone e, successivamente, continuando a documentarmi, scattare, imponendomi talvolta degli obiettivi ma ricercando comunque uno stile che potesse addirsi alla mia personalità. La stagione estiva 2018 mi ha permesso di allenare l’occhio e la manualità con l’attrezzatura, avvicinandomi ulteriormente anche ai bambini e agli anziani. Sono attratto dagli occhi, le mani e i dettagli ma, soprattutto, da quelli che definisco momenti. Un momento – fosse anche il gesto più semplice del mondo – può presentarsi in qualsiasi luogo e situazione, anche la più improbabile: la sintesi richiede attenzione e sensibilità, ed è in questo che spero di continuare a migliorare.

Pensiero...

 

"Bisogna avere il caos dentro di sé, per generare una stella danzante.” [Nietzsche]

Pittura intuitiva e sperimentale. Inconscio, caos interiore.
Un’arte astratta, fatta di luci e di ombre, di mondi e visioni. Di sogni e deliri.

 

Non credo riuscirò mai a spiegare, con precisione, la mia Arte.
Sarebbe come spiegare il mio inconscio e, forse, una parte dell'anima.
Ma posso dirvi che si ramifica dentro: sotto la pelle, tra le vene, e sotto lo strato della coscienza.
Vi sono radici profonde e, come mi disse un'amica, tracciati: percorsi nascosti, talvolta inaccessibili, ma che diventano chiave di lettura per ciò che sta fuori. Nel mio caos interiore ogni cosa è al suo posto. Ed è dal caos che si estendono, come rami, le parole dei testi, i colori dei dipinti, le visioni o i silenzi, le ombre e le luci di una foto, gli spartiti di musiche affiorate fra i sogni. Se questo caos si appiattisse, a quel punto avrei perduto l'Arte.