WHY? OSSIMORO
“E ‘l naufragar m’è dolce in questo mare” Giacomo Leopardi
“L’insostenibile leggerezza dell’essere” Milan Kundera
“Una dolcezza inqueta” Montale
“O viva morte, o dilettoso male” Petrarca
OSSIMORO è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due
termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro, dando al contesto un senso
di sorpresa, di inconsuetudine, di paradosso.
OSSIMORO unisce arte e artisti in grande contrasto tra di loro, difficili da inserire in una stessa realtà, ma le esalta per
comprendere meglio alcuni concetti particolarmente profondi dell’arte
contemporanea in ogni ambito.
Nasce nel 2018, fortemente voluta dal direttore artistico e curatrice Cinzia Sauli
Ogni artista in Ossimoro ha un proprio modo di esprimersi, di distinguersi, contrapposto agli altri, per visione, metodo e tecnica utilizzata.
L’obbiettivo della Ossimoro Art è moltiplicare le occasioni di incontro fra artisti, enti e istituzioni ma anche la possibilità di avvicinare appassionati o semplici curiosi al mondo dell’arte.
OSSIMORO is a rhetorical figure that consists of the juxtaposition of two terms of opposite meaning or in any case in strong antithesis to each other, giving the context a sense of surprise, of unusualness, of paradox.
OSSIMORO unites art and artists in great contrast to each other, difficult to insert into the same reality, but enhances them to better understand some particularly profound concepts of contemporary art in every field.
It was born in 2018, strongly supported by the artistic director and curator Cinzia Sauli
Each artist in Ossimoro has his own way of expressing himself, of distinguishing himself, in contrast to the others, in terms of vision, method and technique used.
The objective of Ossimoro Art is to multiply the opportunities for meetings between artists, organizations and institutions but also the possibility of bringing enthusiasts or simply curious people closer to the world of art.
Uno dei più gravi ossimori del mondo artistico contemporaneo è quello di volerlo talvolta relegare ad una presunta elite di pubblico, sperando nel valore aggiunto che questa condizione dovrebbe dargli, creando così una profonda spaccatura tra l'arte e il mondo.
Ma l'Arte è per tutti, l'Arte è di tutti.
Ridare "spazio" all'Arte nelle sue più variegate declinazioni, per fare emergere l'Artista, portatore di quel Dono che a tutti appartiene perché capace di rappresentare l'essenza in ogni sua applicazione e di connettersi con le profondità dell'animo umano.
( tratto dalla recensione di un utente Facebook)